Autore: info@geo360.it
Autunno: la stagione della ferita
Servirebbe la poesia o la musica per esprimerti questo autunno, il modo dolce e fecondo attraverso il quale è entrato dallo sguardo nel cuore. Servirebbe un dono che non ho. Questa bellezza si fa spazio dentro di me, fino a fare persino un poco male; sprofonda e si muta in nostalgia: perché non sono così…
Conoscenza & custodia
Il Gruppo Lataste è un’organizzazione indipendente formata da studenti e studentesse dell’Università di Padova, ragazze e ragazzi che frequentano i corsi di laurea in scienze naturali, biologia e geologia. Autorganizzati, volontariamente e liberi con l’attenta regia di Nicola Buttazzi sono stati per un giorno intero in escursione su e giù per la Costabella seguendoci per….
Costabella
Il singolare caso di Forcella Laghet
“Le scrivo per sottoporre alla sua attenzione il caso di una morfologia, che mi pare interessante…”. Questo l’incipit della lettera che è giunta ad un noto geomorfologo docente dell’Ateneo di Padova. E’ uno studioso molto stimato e conosciuto per la sua cortesia e disponibilità. “… insomma incuriosito da quell’articolo uscito sul giornale online “il Dolomiti”….
La forma del ritorno
Guardare prima che agire
“[…] tra le due azioni dell’uomo, l’agire e il guardare, ci appare come più importante, più squisitamente umana la seconda, con la sua capacità di guidare la prima. […] E’ l’uomo che sa emozionarsi di fronte allo spettacolo del mondo, che si esalta a vedere il segno umano dentro la natura, che senti i ritmi….
La ferita del Vajont
Il 9 ottobre la valle del Vajont si ferma, qualunque opera si arresta per lasciare spazio al sopravvento della memoria, una memoria che è un lutto pesante, faticoso, ma che è doveroso rievocare. Una sera sono salito alla cava sopra Casso e dal limitare del bosco ho scattato questa foto. Difronte questo enorme strappo: un….
Formazione sul campo
Qualsiasi tipo di formazione è possibile solo dentro la condivisione di un’esperienza. Non è dunque solo la trasmissione di conoscenze, ma la consegna del proprio percorso, delle sfide e delle scoperte. I due giorni del corso “Ghiacciai e carta geomorfologica, lettura e interpretazione del paesaggio alpino” organizzato per gli accompagnatori di media montagna dal PNAB,….
Cima Ghez
(Ri)cominciare
Ricordi di famiglia
Esiste un resoconto, una specie di diario di viaggio, scritto con carta e penna, intitolato “vacanze in Corsica con la family – 2025”. Uno testo ironico, senza alcuna pretesa e che vorrebbe essere assolutamente leggero, ma a tratti (del tutto involontariamente) diventa intimo e perciò profondo; è pieno di cose semplici, banali e così “nostre”….
Al ritorno
Contare, numerare, dividere si può farsi prendere la mano da una metodo che misura e perciò spezzetta e frammenta, c’è però sempre alla fine un momento in cui bisogna sollevare la testa e provare a vedere se è possibile fare una sintesi, cioè se siamo stati fatti per registrare brutalmente l’esistente, oppure se si può….
La Frontiera nascosta, l’alpe delle Maddalene
Brezneralm è un’alpe ampia e vasta, aperta verso Sud e bordata da cime elevate connesse da creste sottili ma facilmente percorribili, sono lo spartiacque fra la Valle di Non e la Val d’Ultimo. Tutto il vallone è punteggiato da una successione di laghi limpidi e una lunga serie di specchi d’acqua effimeri collegati da rivoli….
Cima Ghez
“Sono vere oppure è un sogno?” In cima Ghez una lama di luce interrompe per pochi minuti la cavalcata di nubi che colmano gli spazi scorrendo da Ovest ad Est spinte da un fronte freddo.“E da tutto questo, per chi guarda dal fondo delle Valli, che colore risulta? È bianco? giallo? madreperla? È color cenere?….
Monte Baldo, il privilegio del Fiordo
Primavera 2025, é on line il progetto che documenta e racconta gli ambienti del Baldo occidentale. Ma torniamo indietro a luglio 2023: Io e Alessio Bertolli vicedirettore di FMCR (Fondazione Museo Civico Rovereto) saliamo verso Cima Valdritta. E’ il primo di una serie di appuntamenti per un progetto pensato su due anni (due stagioni vegetative)….
Come l’acqua
Vorrei tornare. Ha a che fare con il desiderio.E’ un lungo sentiero ormai quasi abbandonato; che significa ore di solitudine assoluta (che bene!), è sul granito, cristallino e impermeabile; che vuol dire acqua, stagni, laghi, cascatelle, fanghi, torbiere, paludi, piedi bagnati, suoli molli, foglie rigogliose. In estate dalle cime alte del plutone quasi ogni pomeriggio….
Non è per il passaggio
Diario di Stefano Roi, una pagina senza data. “Oggi ho salito un versante che sembrava non finire, ed era quello che desideravo. Sono salito da solo, come da tempo sentivo di voler fare. Ho abbandonato la strada principale entrando in un’alpe rigogliosa e verde, coperta di erbe alte, umida di rugiada, percorsa e bagnata da….
“La promessa del ritorno e l’attesa del compimento.”
Il disgelo in Lagorai
I cristalli si appressano e si trasformano, i frammenti si accavallano e sinterizzano, l’aria viene allontanata, gli spazi si colmano. La massa della neve si sgonfia appoggiandosi a sé stessa e grava sulla roccia come se fosse intenta a sopportare lo sforzo per trattenere ancora un poco l’acqua dentro il suo ventre freddo.Così facendo il….





