
“Sono vere oppure è un sogno?”
In cima Ghez una lama di luce interrompe per pochi minuti la cavalcata di nubi che colmano gli spazi scorrendo da Ovest ad Est spinte da un fronte freddo.
“E da tutto questo, per chi guarda dal fondo delle Valli, che colore risulta? È bianco? giallo? madreperla? È color cenere? È riflesso d’argento? […] Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?”
Le note parole di Dino Buzzati furono scritte per celebrare la bellezza dei monti pallidi in un suo famoso pezzo intitolato “Le Dolomiti cosa sono?” redatto in occasione delle olimpiadi invernali di Cortina del 1956.
📌 Ma quanto è cambiata rispetto ad allora la consapevolezza della fragilità dell’ambiente e del paesaggio dolomitico!
Eppure, nonostante tutto, tornano le olimpiadi; per contrasto vengono in mente le parole di un altro figlio delle terre alte, Alexander Langer, che fece suo proprio l’esatto contrario del motto olimpico, capovolgendolo profeticamente in lentius, profundius, suavius (“più lentamente, più profondamente, più dolcemente”).